mercoledì 27 luglio 2011

2011: si inviano opuscoli ma non si educa veramente contro la violenza sulle donne

L'Italia non è un paese per donne. Ce lo dimostra anche l'opuscolo "di prevenzione" che è stato distribuito in questi giorni a Roma (su internet potete trovare tranquillamente il PDF). In questo Vademecum hanno pensato di scrivere dei suggerimenti per le donne. Ho pensato che vi possano interessare, qui li trovate in sintesi: -"Evitiamo di commettere l'errore di non conoscerlo (ndr. parla dello stalking) o sottovalutarlo non rendendoci conto dei possibili pericoli a cui si potrebbe andare incontro" -"Se hai un amica che si trova in difficoltà comprendi prima se si tratta di stalking così la potrai aiutare" -"E' importante capire quando si tratta di stalking o piuttosto di una singola o sporadica molestia" -"Cerca di avere nella tua agenda il numero di un avvocato, consultorio deltuo quartiere, uno psicologo, un'associazione contro la violenza sulle donne. Questo è utile sempre, anche se non ne avessi bisogno personalmente" -"E' fondamentale informarsi sulla stampa o su internet. Che cosa fare per difendersi in caso di stalking? NON SEI SOLA" -"Sii forte e abbi fiducia in te!!!" Se io abitassi a Roma... sarei spaventatissima e non uscirei più di casa dopo aver letto questo opuscolo. Okay, deve essere di prevenzione... ma... qua si parla solo di stalking!!! Nelle pagine successive non migliora per niente. Il suggerimento che viene ripetuto più spesso è il seguente:
"Non indossare abiti vistosi!"
Aspettate un momento! Su giornalettismo è uscito un articolo che diceva: "Il femminismo è finito, morto, sepolto. Il corpo della donna non è più libero. Abbiamo scherzato. I giovani, ma quel che colpisce tante giovani, credono che per subire uno stupro la vittima di turno ha delle responsabilità più o meno gravi." Questo articolo è uscito il 16 febbraio 2010. E' un pensiero diffuso: tutta colpa della donna o della ragazza... Siamo nel 2011 e la nostra capitale, Roma, invia ancora opuscoli invece di educare alla parità sessuale. Le persone che hanno scritto questo opuscolo non hanno tenuto conto del fatto che le donne non si stuprano da sole. Quindi la parola chiave è educare. Anche i ragazzi e non solo le ragazze. Grazie angeli della Patria!

lunedì 25 luglio 2011

Intervista a Luca Telese!

Blogger: Prima stavo ascoltando un discorso che Lei ha tenuto al Festival Internazionale del Giornalismo. C'era un passaggio che mi ha particolarmente commosso. Raccontava di una famiglia che aveva costruito una mongolfiera per passare il muro di Berlino. Ed arrivare alla libertà. Luca Telese: Sì, costruirono questa mongolfiera ai tempi della Repubblica Democratica Tedesca (ndr. Fu uno Stato socialista costituito negli anni '50 e sciolto negli anni '90. ). La costruirono dentro casa. Era una mongolfiera di 100 metri quadrati in una casa di 60 metri quadri. Quando provaro ad attraversare il muro per la prima volta lo fecero in balìa dei venti. Atterrarono. Videro il muro. Pensarono "Ce l'abbiamo fatta! Siamo liberi!". Invece avevano girato in torno ed erano tornati al punto di partenza. Erano convinti che la STASI (ndr. sta per "Ministro per la sicurezza di Stato" era l'organizzazione di spionaggio e sicurezza della Germania dell'Est) li avrebbero arrestati di li a breve. Ma invece, nella serata di tempesta, nessuno si era accorto di questo attraversamento. Tornarono a casa. Ripararono la mongolfiera, che era malconcia e, la sera dopo ripartirono e riuscirono ad attraversare il muro. Questa per me è l'immagine la quale dimostra che la tenacia, la costanza e il coraggio possono essere premiati. Blogger: Secondo Lei, quale può essere la mongolfiera che ci salverà dal muro della mala-politica? Luca Telese: Può essere solo lacoscienza dei cittadini. Può essere solo l'idea che, chi ha votato i governi che hanno prodotto un buco di bilancio, non li voti più. Non voti più quei politici che fanno promesse demagiche,promettendo sogni e panzane colossali e che poi mettono un imposta diretta sulla benzina. Magari dicendo che non hanno mai messo le tasche nelle mani degli italiani. Si può arrivare a questo solo se si fa pulizia sia a destra che a sinistra. Se non si cede alla logica delle tifoserie. Non esiste una sinistra ed una destra che, a seconda di chi la guarda, diventa il bene o il male. Esiste una classe dirigente che, purtroppo, è ai livelli più bassi della Repubblica perchè c'è una legge che impedisce ai cittadini di scegliere i loro candidati. E' per questo che solo quando il livello della coscienza, sia a destra che a sinistra, sarà tale da selezionare meglio la politica potremo avere un nuovo governo e un nuovo futuro. Blogger: Tempo fa intervistai Rosy Bindi e le chiesi a quanto corrispondesse lo stipendio di un parlamentare. Lei mi disse che l'indennità di un parlamentare corrisponde a cinque mila euro al mese e disse che non esistono bonus politici. Possiamo cercare di fare chiarezza riguardo a questa situazione? Luca Telese: Noi, sul "Fatto", abbiamo calcolato che un parlamentare prende mediamente 13/14 mila euro al mese. Una parte sono retribuzione, una parte indennità e gettoni di presenza in aula. Quindi a quei cinque mila euro si aggiungono dei soldi che sono proporzionali a tutti i voti che vengono fatti in aula. Ma io volevo dire una cosa diversa dal luogo comune. Un politico se prende 12mila euro non è uno stipendio folle, il problema è che lo prende anche chi non fa niente. Quindi gli stipendi e le indennità dovrebbero essere molto legati al lavoro e alla presenza, non solo in aula, (premere quel tasto e magari lo fa un tuo collega) ma anche al lavoro nelle commissioni e alla produttività. Quindi ci sono dei parlamentari, per esempio, che non vanno mai in Parlamento e prendono il minimo, quei bei cinque mila euro di cui parlava la Bindi. Non prendono nulla peri loro voti, però magari fanno gli avvocati e usano lo scranno parlamentare per farsi pubblicità. Se vi volete candidare vi paghiamo bene ma fate solo quello! Blogger: Anche per la questione economica si sta creando un divario fra cittadini e politici. Secondo Lei come si può ridurre? Luca Telese: Ma intanto c'è un problema simbolico, la finanziaria che taglia e mette le mani in tasca agli italiani non può dire:<< No, per la politica ci pensiamo dal 2014>>. Quindi, siccome, ci sono tantissimi sprechi che la politica deve ridurre, se devono tagliare i portafogli degli italiani devono tagliare anche i propri. E' un problema di estetica, di credibilità. Non a caso siccome è una classe politica cialtrona e, oserei dire anche in buona parte, taglia subito, immediatamente ai cittadini e poi... dopo... vedremo, forse... dal 2014... perchè sai, un parlamentare che ha contratto un mutuo sapeva che guadagnava tanto non può vedersi ridotto lo stipendio. Ma allora, scusa, i pensionati a cui viene bloccata la pensione?!? E' una crisi provocata dalla ciarlataneria di chi ha promesso sogni quando non c'erano sogni da fare. E' una crisi di chi ha tagliato delle tasse che erano giuste, diciamolo, l'ICI era una tassa sulla proprietà. Vuol dire che io avevo una casa in cui non pago un affito, oppure una casa che affitto, quindi è giusto che io pago l'ICI. Perchè se poi mi togli l'ICI ma me la rimetti, per esempio, bloccandomi l'avanzamento dello stipendio e sono statale...tu mi hai rubato dei soldi, sei un gonzo. Blogger: Spesso parlo con gli adulti e gli chiedo come era la loro generazione. Spesso mi dicono che la loro generazione era migliore. Secondo Lei è vero? Luca Telese: No! Penso che la peggiore generazione italiana sia la generazione dei baby-boomers (ndr. i bambini nati dal 1945 fino agli anni '60, cioè dopo la fine della seconda guerra mondiale), i figli del miracolo economico che si sono trovati tutto bello e fatto senza conquistare nulla. I giovani di oggi stanno nella giungla del Vietnam della precarietà con zero speranza di futuro, zero di pensione. In più devono pagare con il proprio lavoro, precario, la pensione agli splendidi sessantenni che vanno in palestra, fanno la fitness e hanno la casa al mare. Allora se c'è una generazione orribile è quella, perchè è una generazione viziata. Questa è una situazione esistenziale in cui è difficile vivere. Non puoi sperare meno. Non puoi vivere con la paghetta di tuo nonno o di tuo padre. Allora è per questo che chi governa e chi prende in mano le sorti di questo Paese dovrà cambiare questo orrore. Grazie angeli della Patria!

domenica 17 luglio 2011

I segreti della Casta

Non ho certezza delle informazioni riportate nel blog di "I segreti della Casta" da uno sconosciuto autore. Questo il link del blog: http://isegretidellacasta.blogspot.com/ Speriamo che ci mostri molte cose! Grazie angeli della Patria!

giovedì 14 luglio 2011

La Mafia. Come nasce e perchè, chiaccherata con un napoletano.

"Maxi-operazione contro la 'ndrangheta ed il narcotraffico internazionale tra Italia, Stati Uniti, Spagna ed Olanda. Quaranta persone sono state arrestate dai carabinieri, grazie ad indagini dirette dalla Procura Distrettuale di Reggio Calabria che, con la collaborazione della Dcsa e dell'Agenzia delle Dogane, hanno consentito il sequestro di centinaia di chili di cocaina destinata alle cosche calabresi per essere commercializzata nel territorio nazionale ed all'estero." Sono parole uscite dall'Ansa questa mattina. Mi hanno colpito... caspita quaranta persone arrestate!!! Così sono andata su un blog di un ragazzo che abita in una terra famosa per la sua mafia. Si chiama Peppe Iovino, un ragazzo da sempre vissuto a Napoli, una persona che stimo perchè riesce a combattere la mafia abitandoci vicino, il 9 Luglio di quest'anno, riferendosi ad un altro blitz dice cose molto importanti, che ci possono far riflettere. Ecco le sue parole, tratte dal blog Living over the sun: "Un altro blitz, l'ennesimo, uno dei tanti, nè il primo nè l'ultimo,qualche decina di persone arrestate, un altra piazza smantellata ...per qualche oretta, per poi tornare come sempre... Avete letto no??!!! Un altro morto,l'ennesimo, uno dei tanti, nè il primo nè l'ultimo, un altro nome che si aggiunge alla lunga lista in attesa del prossimo, Avete letto, no?!!! Vite finite dietro una sbarra o sotto un lenzuolo bianco, Vite che non hanno peso, non hanno valore, per tanti,troppi. Notizie per qualcuno, o per tanti direi, sono solo e semplicemente notizie, cronaca, tutto qua. Chissà se qualcuno, sdraiato sul comodo divano, osservando da lontano una realtà che conosce solo tramite lo schermo del tg, e su cui ha sempre troppa voglia di sentenziare senza capire bene sino in fondo, avrà pensato cosa abbia portato quella trentina di persone a trovare il loro 'mestiere' nella piazza di spaccio." Mi sorge una domanda così chiedo proprio a l'autore di queste parole. Non sarà un magistrato ma, in questo caso, le sue parole valgono molto perchè testimoniano un esperienza di vita. Gli ho chiesto "Come si può eliminare o ridurre la Mafia sia a Napoli che altrove?". Lui mi ha risposto che " Credo che i clan nascano da radicati problemi sociali e non è un caso se partono innanzitutto da quartieri con alto tasso di povertà, di degrado e di problematiche sociali quindi se si costruisce ognuno nel suo territorio un miglioramento netto delle condizioni sociali educando la cittadinanza a non ammirare ma schifare il boss dal piccolo al grande che sia allora così si potrà far si che un giorno la parola mafia sia solo in un film." Però, aggiunge "oggi sai è difficile perchè con i clan non ci mangia solo il clan in sè ma anche tanti tantissimi settori apparentemente per bene insomma c'è da vedere chi ha davvero intenzione di combattere le mafie. Le mafie oramai sono nel sistema sociale del paese, si sono insediate più di quanto si immagina, va cambiata la testa di questo paese troppo abituato alla prepotenza,alla sopraffazione, alla violenza e non ai diritti vedi le mafie trovano la loro forza nel fatto che tanti tantissimi migliaia e migliaia nuclei familiari sono abbandonati, lasciati nella più totale e disperata povertà" Mi ha spiegato poi che un ragazzino si lascia abbagliare dai sistemi violenti del clan, cerca così di creare il suo futuro all'interno di esso. Continua dicendo "La fine delle mafie parte dal far capire, quindi educare, i ragazzi giovanissimi ancor prima delle medie direi, che non devono farsi abbagliare dai lustrini dei clan ma cercare il loro domani con un lavoro seppur duro o sfruttato ma dignitoso." Parola di un ragazzo cresciuto a pochi metri da Scampia, che vede ogni giorno la mafia sotto casa e che, anche per questo, cerca di combatterla. Grazie angeli della Patria!