mercoledì 18 aprile 2012

L'Italia "ce la sta facendo bene"?

Monti dice che l'Italia "ce la sta facendo bene". Non so di quale Italia stia parlando visto che la crisi c'è, si sente... eccome.
Sono aumentate le tasse.
Le aziende non riescono più a mantenere gli stipendi ai propri lavoratori.
Dappertutto si hanno licenziamenti di massa (l'ultimo avvenuto è quello Benetton)
Cassaintegrazione.
La disoccupazione giovanile si èalzata al 9,6% rispetto all'8,7% registrato lo stesso periodo del 2010. http://www.tg1.rai.it/
Disoccupazione femminile, sopratutto al sud (dove è del 30 %). http://www.agi.it/
Ventitrè persone morte suicide dall'inizio dell'anno, siamo solo ad Aprile. http://www.repubblica.it/
Alle famiglie non danno più prestiti.
Aumenta la povertàhttp://www.riminitoday.it/ (questo il rapporto della Caritas)
Stanno svendendo le nostre industrie italiane.

L'ITALIA NON NE STA USCENDO BENE.

Insomma Monti, tu non sai quello che sta accadendo. Stai zitto!
Anzi... sono convinta che sai quello che accade. Voi siete i più informati. Ma non vuoi neppure fare un passo indietro. Sei stato messo lì dai politici. Per fare gli interessi loro, non dai cittadini.
I cittadini, quelli più poveri, che tu non vuoi vedere sono quelli che mandano avanti il Paese che tu governi. Sono quelli che devono pagare le tasse che tu metti. Sono quelli che non si possono permettere la benzina, la pizza a cena e gli svaghi che invece tu ti puopi permettere. Monti, non sai quanto sono infuriata con te. Tu e tutta la casta non avete il diritto di esasperarci così tanto. E sai una cosa? Sono convinta che se continui così, qua ci scoppia una sommossa popolare. Perchè qua è tutto un casino. Non ci date neppure i soldi per aggiustare le nostre scuole. Fate chiudere le attività piccole e medie per uno scontrino non battuto. Ma i veri evasori non sono loro. Siete voi i veri ladri.

Grazie angeli della Patria!
Marymoon.


Rapporto della Caritas: sempre più italiani e anziani in difficoltà
.



Potrebbe interessarti: http://www.riminitoday.it/cronaca/rapporto-caritas-rimini-poverta-italiani-anziani.html
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martedì 10 aprile 2012

Il SERMIG: una comunità cristiana pulita.

 Per chi non sa cosa sia il SERMIG questo video lo spiega abbastanza bene.


Le cifre però sono solo una parte per dimostrare quanto sia importante l'Arsenale della Pace.
Non posso fare altro che raccontarvi la mia esperienza.

Sono stata tre giorni al SERMIG di Torino.  Per una route con gli scout.
E' stata un esperienza fantastica. Sono partita pensando che le persone di quel posto erano riuscite a trovare il modo di non lavorare. Insomma di andare avanti senza bisogno di sbattersi tanto. Sono partita pensando che tanto il mondo non è possibile migliorarlo perchè alla fine si è soli e ti mettono tutti i bastoni fra le ruote. Anche chi magari non dovrebbe.
Ho passato tre giorni partecipando ad ogni singola attività che veniva proposta. Incontri con dibattiti, laboratori per i giovani, approfondimenti su vari temi (sia religiosi che non), intervista collettiva al fondatore dell'Arsenale. E poi ancora: servizio (tanto tanto servizio), liturgia, canto.
Mi sono resa conto del fatto che credevano veramente al cambiamento solo dopo aver parlato con uno di loro. Si chiama Paolo, è un ragazzo di 28 anni, consacrato verso Dio e verso le persone più bisognose. E tramite lui ho capito che non ci sono cose nascoste dietro il SERMIG. Ho capito che tutto è trasparente come l'acqua. 
Quel posto riesce a ridonare speranza a chi l'ha persa. Riesce a sussurrarti con umiltà all'orecchio che il mondo lo si può cambiare.
E' possibile cambiare e se non ci credete andate là senza pregiudizi verso la Chiesa. Io quei pregiudizi li avevo. Ma il SERMIG è una realtà completamente diversa. Vale la pensa andarlo a visitare.
Grazie angeli della Patria!
Marymoon

giovedì 29 marzo 2012

Teresio, una protesta silenziosa e un udienza dal Presidente della Repubblica.

Sono appena tornata dalla Casa d' Accoglienza di Massa e sono molto felice perchè ho una storia da raccontarvi. Una di quelle storie che ti entrano nel cuore. Questa sera alla Casa c'era Teresio, un uomo sulla cinquantina che ha perso il lavoro, dopo aver versato 37 anni di contributi. Era entrato in depressione ma poi ha deciso di reagire.
Gambe in spalla è partito a piedi, senza soldi, da Cuneo. Ed ora è arrivato a Massa. Ha deciso di protestare silenziosamente, di camminare e di raccogliere il suo viaggio in tre quadernini (uno per il suo diario personale, l'altro per le lettere dei sindaci e l'ultimo per quelle dei preti) e di arrivare a Roma per chiedere al Presidente della Repubblica di essere ricevuto.
Mi ha detto che non sta marciando solo per se stesso ma anche per tutti i giovani, che un lavoro stabile non l'avranno mai e, i cinquantenni, che dopo anni di lavoro vengono licenziati.
Mi ha commosso Teresio... Ve lo confesso. Mi ha commosso perchè è bello vedere come una persona possa essere coraggiosa. Mi ha commosso perchè dai suoi occhi e dalle sue movenze si capisce che non è una storia inventata.
Mi ha fatto vedere i quaderni, me li ha fatti leggere. Mi ha anche detto che vorrebbe raccogliere le sue memorie e le lettere in un libro; così non ho potuto fare a meno di propormi di correggerlo, quel futuro libro.
Ci siamo scambiati i numeri e spero che quell'udienza riesca ad ottenerla, perchè se il Presidente della Repubblica non riceve una persona "normale" allora non è il mio Presidente della Repubblica.
Grazie Teresio, angelo della Patria! Continua la tua protesta!
La vostra Mary Moon.

venerdì 2 marzo 2012

Quel carabiniere non è un eroe!

Il concetto di normalità è una cosa molto relativa. Per esempio ad alcuni può sembrare normale che un pollo sia impacchettato e venduto in un supermercato. Ad altri può sembrare normale che i tenagers portino dei jeans. Ad altri ancora può apparire normale ascoltare musica rock o rap. Ma se ci pensiamo bene sono cose venute fuori nella nostra epoca. I polli, mia nonna, li andava a prendere da un amica che li allevava... i jeans sono apparsi in Italia non più di 50 anni fa e la musica rock e rap pure.
Le cose che noi riteniamo normali non lo sono magari per altri.
Detto ciò, volevo parlarvi delle reazioni che i media hanno avuto nei confronti del caso del carabiniere in Val di Susa. Ogni singolo telegiornale o quotidiano ha spacciato quel carabiniere per un eroe.  Ma ci pensate? Un eroe!
Pensai subito che era una mossa per fare audience ma subito dopo dovetti ricredermi. I maggiori esponenti dei partiti si mettevano in fila per stringere la mano a quella persona. Allora capii tutto. Una mossa elettorale. Una mossa elettorale di una politica che ha bisogno di rendere eroi chi in realtà fa il proprio lavoro.
La nostra politica è talmente sfinita, non credibile e paradossale che ha bisogno di creare icone per portare le persone a fidarsi nuovamente e con più fedeltà del Partito.
I media aiutano, i giornalisti aiutano e la gente, assuefatta, annuisce ed apprende.
 Per fortuna quel carabiniere non è cascato nello scherzo ed ha subito detto che non è un eroe ed ha agito come molti altri suoi colleghi.

martedì 21 febbraio 2012

Un occhio al Pascoli di Massa

L'ultima volta che è uscito un articolo critico sulla struttura scolastica del Pascoli ero in seconda, almeno mi sembra. Mi ricordo che ci convocarono tutti in Aula Magna per far saltare fuori i "colpevoli". Quindi chissà cosa succederà quando, e se, il Preside (Mr. Bianchi) leggerà questo post.
Allora cerchiamo di ripercorrere il percorso che uno studente del Pascoli compie per entrare a scuola. Mettiamo che L. entri dal cancello principale, quello che è sul Viale della stazione. Se sta piovendo L. si bagna per poter entrare perchè si creano delle immediate pozzanghere, proprio dietro al cancello. Ma se il problema della struttura fosse solo questo L. starebbe benissimo.
Ok, L. si è appena bagnato le scarpe e percorre veloce il vialetto che lo porta ad aprire la porta per entrare a scuola. Cammina velocemente per il corridoio, svolta leggermente a destra e subito dopo a sinistra. Entra in palestra.
Ah! La palestra! Formalmente è agibile, almeno penso. Un anno fa i professori di ginnastica riuscirono a farla chiudere per circa un mese per farla riparare! Dopo un mese di lezioni teoriche anche nell'ora di ginnastica tornanno in palestra! Mi guardai attorno e... notai che non era cambiato nulla tranne qualche chiazza di cemento buttato un pò qua e un pò là, quasi fosse un cerotto, sulle crepe o sulle parti di intonaco che cadevano. In più avevano osato tirare giù un pezzo di tetto per vedere in che stato erano le travi di metallo al suo interno. Scoperto che queste ultime erano inesorabilmente e visibilmente arruginite non ci rimisero neppure altro cemento a cercare di mascherarle. No, ci misero una rete a maglie larghe di ferro. Per sicurezza. Infondo alla palestra, sulla destra, c'è una porta sempre chiusa. E' vietato aprirla. Bhè una volta la vidi aperta. Dentro a quella stanza c'è un tantissima muffa, umidità e  l'aria è irrespirabile... Ce l'avete presente una giungla?!? Uguale.
Ok andiamo in classe. Saliamo le scale, ci fermiamo al primo pianerottolo per prendere qualcosa da mangiare alle macchinette. Si sente già un odore di fognature fortissimo, proveniente dai bagni. Una campanella rotta ci annuncia che è iniziata la seconda ora. Saliamo le scale, Giriamo a destra, superiamo i bagni maleodoranti ed entriamo in classe. In quasi tutte le classi c'è un qualche problema. Pavimento storto o una crepa particolarmente minacciosa sul muro, o un termosifone rotto (magari l'unico in una classe di trenta persone) che dovrebbe garantire una temperatura accettabile o, ancora, le finestre con le guarnizione di silicone ormai distrutte da anni.
Mettiamo che L. voglia fare un giretto. Mettiamo che vada nelle aule del lato Staffetti. E' un lato della scuola che ora è chiuso perchè il terremoto ha fatto sì che diventasse inagibile. Nel lato Staffetti c'erano una serie di crepe che percorrevano tutto il corridoio partendo dalla porta dei bagni. Ce n'era una, l'anno scorso, che in particolare mi ha sempre preoccupata. Era una crepa che tagliava a metà il muro di una delle quattro classi. Ora però è inagibile e per fortuna. Vi rendete conto di che pericolo correvano quegli alunni?
-Ma in caso di terremoto è tutto in sicurezza?- No. Le scale di emergenza erano proprio nel lato Staffetti, quello dichiarato inagibile a causa del terremoto. Sembra una barzelletta. In tutto l'edificio non c'erano altre scale di emergenza.
-Ma almeno la campanella pronta a suonare in caso di emergenza ci sarà!- Potreste obbiettare voi... Non abbiamo neppure quella.
Abbiamo un infermeria però...utilizzata come magazzino, almeno fino a tre giorni fa.
In compenso paghiamo le fotocopie 10 centesimi a foglio ed alcuni alunni, quelli più alti non riescono a stare seduti a modo al banco perchè esso è troppo piccolo. Alcuni banchi hanno ancora il buco del calamaio!
Per fortuna L. è sopravvisuto anche oggi. E' stata una giornata come tutte le altre ed ora può stare tranquillo a casa. Consapevole che tanto la sua scuola non verrà riparata. Ma L. non può stare più zitto e scrive.Vi scrive. L. sono io. Mary Moon, la vostra blogger.


Italia di serie A e di serie B

Da una parte ci sono facce truccate, corpi in giacca e cravatta oppure con un bel vestitino. E' l'Italia che decide. La parte d'Italia a cui nessuno può dire qualcosa. O meglio, ci si può provare ma quella parte d'Italia non ascolta. Ne è un esempio c'ho che Monti ha detto riguardo alla riforma dell'articolo 18. Si va avanti non importa neppure se i sindacati sono d'accordo. Importa solo che si riformi quell'articolo. Non importa neppure come, ormai, basta finirla di parlare dell'articolo 18. Poi che quell'articolo sia una delle tutele principali per i lavoratori non lo si ricorda neppure più.
Dall'altra parte ci sono le lavoratrici della Rai. Quelle che non potranno avere figli perchè un contratto glielo vieta. Vuoi un figlio? Ok, ti licenzio. Vieni messa alla porta come molte altre lavoratrici e come molti altri lavoratori. Ti ritrovi per strada. Senza più sapere come tirare avanti.
Da una parte ci sono degli impomatati che non andranno mai in galera perchè per processarli serve il loro consens, che non sempre viene dato.
Dall'altra ci sono i delinquenti. Quelli che in galera ci vanno. E che spesso ci muoiono.
Esistono ormai due Italie. Un Italia di serie A ed una di serie B.
Quella di serie A è numericamente inferiore ma gestisce il potere ed i soldi. Manda i figli in scuole privilegiate e così perpetra il proprio potere. Sei un politico? Anche tuo figlio sarà un politico. Così avviene per Bossi e per Di Pietro. Tanto per fare due esempi.
Quella di serie B è l'Italia che produce. Lavora nelle fabbriche, nei campi, negli allevamenti... insomma è la parte dell'Italia che si fa il culo.
Stranamente non è l'Italia di serie A a pagarepiù tasse. No, l'Italia di serie A si tiene le sue ville, le sue ferrari e le sue auto blu.
L'Italia di serie B invece paga di tutto. Pagano pure per poter lavorare!
Bella la nostra Italia...
Grazie angeli della Patria! (per lo meno ci siete voi!)