
giovedì 15 dicembre 2011
Perchè gli scout sono migliori della scuola

domenica 11 dicembre 2011
Intervista Alex Corlazzoli "Inizio le mie lezioni leggendo i nomi delle vittime della mafia".
Ma iniziamo dalla sua storia personale. Da bambino Alex voleva diventare un prete, "poi non ho ricevuto la vocazione... ora sono un ateo. Alla fine però sono due professioni molto simili. Un prete, come un insegnante, deve guidare le persone". Un'ateo legato profondamente ad una figura cattolica quale è quella di Don Milani, un prete che negli anni '50 cercò di insegnare agli ultimi. Ossia ai figli dei contadini. A riguardo mi ha detto: "Don Milani ha influito molto sui miei metodi di insegnamento. Ma ho imparato tantissimo nei miei viaggi. Ho amato molto prima i viaggi che i libri. In casa mia i libri non c'erano. Mio padre è semi-analfabeta e mio fratello ha ventisette anni ed ha la licenza media. Però mia mamma comprava due riviste femminili. A me non interessavano e, anzi, non capivo perchè le prendesse".
Ora si ritrova ad insegnare a dei bambini che "non sono abituati a viaggiare. Io ho imparato la maggior parte delle cose sulla strada. Viaggiando. E' una delle quattro regole che dico ai miei bambini alla fine dell'anno scolastico". E quali sono le altre tre? "La prima è: rompete sempre le scatole. Molti bambini e ragazzi lasciano passare le ore, senza contraddire il professore. La seconda è: non state zitti davanti alle ingiustizie" segue subito la terza collegata irrimediabilmente alla seconda "Non siate mai indifferenti".
"Una delle cose che mi preoccupa di più è che i nostri studenti non riescano a competere a livello europeo. Mi preoccupa molto l'insegnamente dell'inglese e dell'informatica. Spesso queste due materie sono ritenute alla stregua di religione. Ho visto insegnanti impallarsi perchè un computer girava male una fotografia. Problema che, per essere risolto, basta clikkare una casella. Invece loro giravano lo schermo. Per quanto riguarda l'inglese, ci sono professori che insegnano dopo aver fatto un corso online". In molte delle scuole d'Italia non sono presenti computer decenti connessi ad internet e l'offerta formativa non è elevata.
Ma perchè i professori in classe non parlano di legalità o di attualità? Hanno paura? "Sì, hanno paura. Spesso proprio del preside. Molti insegnanti vanno compatiti. Sono precari. Vedi le mie lezioni si differenziano per questo. Inizio ogni mattina, leggendo i nomi delle vittime di mafia e nel momento in cui si pronuncia il nome di un bambino. La classe si interessa all'argomento. Se di mattina ho due ore di scuola... un ora la passo spiegando gli assiri e l'altra leggendo il giornale. La lettura del giornale, e non lo sfogliare il giornale, è importante. Mi consente di fare tutte le materie. Mi consente di spiegargli l'etica. Proprio io che sono ateo. Per esempio abbiamo parlato degli scontri studenteschi di Roma. I miei studenti dicevano: <<Sono terroristi>> oppure:<<Sono comunisti!>> ed un altro ancora:<<Sono comunisti terroristi!>>. Capii allora che erano confusi e cercai di spiegargli la verità. Parlammo anche di Eluana Englaro e di Peppino Impastato. Nelle mie lezioni sia l'insegnante che i bambini imparano insieme". Lo diceva anche Don Milani. I bambini non devono andare a scuola per ricevere delle verità assolute ma per comprendere la realtà comtemporanea.
E' stato un piacere conoscere quest'insegnante. Durante l'intervista mi sono quasi commossa. Non mi era mai successo.
Mi sembra una persona di quelle che hanno sempre il sorriso sulle labbra e che sono capaci di diventare serie e ragionare tranquillamente al momento opportuno. E' molto affascinante e spero che molti di voi lo vogliano conoscere.
Ci vorrebbero tanti insegnanti come Alex per rendere la scuola un pò migliore.
Grazie angeli della Patria! Sono fiera di averne intervistato uno.
lunedì 5 dicembre 2011
Quella Napoli che vorrei tanto raccontare
Molti mi hanno raccontato di quel posto, Saviano (tramite le pagine di Gomorra), amici napoletani o non.
Questi racconti non fanno altro che incuriosirmi sempre di più!
Vorrei andare in quella città. Raccontarvi con i miei occhi quello che ho visto e sentito.
Mi sento come legata a quella terra che subisce l'Italia ed in cui lo Stato non esiste.
Un abbraccio a tutti i napoletani onesti, che giorno dopo giorno fanno di tutto per continuare a resistere. Sperando un giorno di poter raccontare le vostre storie.
FANCULO MAFIA.
Anche se detto da qua. Da una terra lontana e dove la Mafia c'è ma non si sente poi così tanto. Anche se dette così da lontano sembrano parole vuote.
Grazie angeli della Patria!
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Le vele di Scampia. Sono case popolari che con gli anni sono divenute un ghetto. |
mercoledì 30 novembre 2011
Ilva di Taranto: nuovi sviluppi.

Per chi non lo sapesse l'Ilva è un azienda siderurgica, grandissima. Sono accaduti molti incidenti e morti nella sede dell'azienda di Taranto.Oggi, Emilio e Claudio Riva, i dirigenti, sono stati condannati a risarcire i lavoratori Nuova Siet (Un azienda di costruzioni civili, industraili e stradali), in precedenza assolti, per estorsione e tentata estorisione a danni dai lavoratori. Come spiega il Fatto Quotidiano: http://ilfattoquotidiano.it/2011/11/30/taranto-ilva-condannata-risarcire-lavoratori-della-nuova-siet/174197/
Per dovere di cronaca va riferito che le famiglie delle vittime si sono unite nell' "associazione 12 Giugno".
lunedì 14 novembre 2011
Il voto è diventato un optional
sabato 5 novembre 2011
Il 5 novembre e la congiura delle polveri
lunedì 17 ottobre 2011
Il dopo 15 Ottobre.

venerdì 14 ottobre 2011
Quando un voto significa Nuova Democrazia.
giovedì 13 ottobre 2011
Si ricomincia a scrivere!
mercoledì 12 ottobre 2011
- 1!!! Evvai domani si ricominciaaaaaaaa!
martedì 11 ottobre 2011
lunedì 10 ottobre 2011
domenica 9 ottobre 2011
- 4 giorni... intanto guardate questo video.
sabato 8 ottobre 2011
-5 giorni!
giovedì 6 ottobre 2011
-7 giorni!
mercoledì 5 ottobre 2011
Non Democrazia e Mary Moon chiudono... solo per una settimana!
venerdì 30 settembre 2011
Governo Berlusconi = Corte di re Sole


mercoledì 21 settembre 2011
Bocciano Parlamento Pulito
mercoledì 31 agosto 2011
Beppe Grillo come fa?


mercoledì 27 luglio 2011
2011: si inviano opuscoli ma non si educa veramente contro la violenza sulle donne
lunedì 25 luglio 2011
Intervista a Luca Telese!

domenica 17 luglio 2011
I segreti della Casta
giovedì 14 luglio 2011
La Mafia. Come nasce e perchè, chiaccherata con un napoletano.

mercoledì 29 giugno 2011
Alcune soluzioni per superare la crisi.

In alto i bicchieri e le forchette! Oggi si parla di cucina!!!

martedì 28 giugno 2011
L'Italia è in una perenne partita di calcio che non finirà mai.

domenica 26 giugno 2011
Racconti da terra napoletana. Vikintosh e i rovi dietro casa sua.
venerdì 24 giugno 2011
Obsolescenza della durata degli oggetti.
martedì 14 giugno 2011
Per una volta il Giornale dice qualcosa di giusto.
lunedì 13 giugno 2011
Evviva! Risultato raggiunto!!!
giovedì 9 giugno 2011
Chiarezza sul Movimento 5 Stelle e i rapporti con la Casaleggio
mercoledì 8 giugno 2011
Cosa vedono gli occhi della Spagna?
Berlusconi tenta opporsi al referendum nucleare
Il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, ha dato ordine alla Giustizia dello Stato di ricorrere al Tribunale Costituzionale la recente decisione della Suprema Corte di Cassazione di autorizzare il referendum sull'energia nucleare. La consultazione è fissata per i giorni 12 e 13 di giugno, ma Berlusconi vuole impedire a tutti i costi che gli italiani decidano di cancellare definitivamente il programma atomico che il Governo aveva paralizzato solo temporaneamente con una legge desegnata per schivare il referendum.
Il voto è doppiamente pericoloso per un primo ministro che è messo alle strette. Nella stessa giornata i cittadini devono approvare o rifiutare la derogazione della legge del legittimo impedimento, che permette al primo ministro di raggiungere compromessi di Governo per frenare i suoi giudizi pendenti, e rispondere inoltre a due questioni sulla privatizzazione dell'acqua, la cui gestione stava in mani municipali.
Di seguito potete trovare l'indirizzo dell'articolo:
http://www.elpais.com/articulo/internacional/Berlusconi/intenta/vetar/referendum/nuclear/elpepuint/20110606elpepiint_10/Tes
sabato 28 maggio 2011
Una piccola storia per grandi e per piccini. Created by Marymoon!
“Lucia, ti va se ti racconto una storia?”
“Si babbo! Mi piacerebbe tanto!”
“C'era una volta un mondo sereno, con tanti animali e
dove l'acqua era tutta pulita e potabile.
In questo mondo gli animali seguivano ancora le stagioni e,
proprio nella nostra zona, gli inverni non erano freddissime e le estati non erano così calde come noi.”
“Uffa, ma è tutto perfetto in questa favola. Dove è il nemico?”
“Stavo arrivandoci. Poi un giorno arrivò l'uomo che iniziò a costruire fabbriche.”
“Cosa fabbricavano?”
“Fabbricavano le più disparate merci. Fra cui cose stupide fatte di plastica e imbottigliavano,
in quelle cose di plastica, anche l'acqua.”
“Ma dove finivano le cose stupide di plastica?”
“Nelle discariche. Oppure le bruciavano, per non averle fra i piedi”
“Che brutto... ma non si rendevano conto che queste cose non servivano?”
“Gli sembravano essenziali, pensavano che il cellulare all'ultima moda era la cosa più importante.
Pensavano che l'acqua in bottiglia fosse di maggiore qualità di quella dei ruscelli.”
“Ma quegli uomini mangiavano come noi?”
“Alcuni si, una minoranza, mangiava sano e andava a vivere lontano dalle grandi città.
Purtroppo la maggior parte mangiava nei fast food dove ogni singola cosa era incartata da plastica o
carta.”
“Ma, non gli interessava che i loro contenenti... si dice così babbo?”
“Forse volevi dire contenitori...”
“Si! Quelli! Non gli interessava che i loro contenitori distruggevano l'ambiente?”
“No. Cioè alcuni si. Ci sono sempre quei pochi buoni supereroi che cercano di
far rivivere la coscienza critica ma li chiamavano idealisti.”
“Cosa vuol dire “idealista”?”
“Un idealista è una persona che ha la capacità di pensare ad un mondo migliore”
“Non capisco...”
“A volte ti capita di vedere qualcosa di ingiusto che vorresti cambiare?”
“Sì! Oggi a scuola... Andrea è stato picchiato dai più grandi
e io ho desiderato che, in futuro,
non ci siano persone così”
“Tu allora sei un idealista. E di questo io ne sono felicissimo. Gli idealisti non sono
solo sognatori sono qualcosa di più. Se una persona normale
corre per 100 metri... l'idealista ne corre 200 e più
velocemente. Perchè ama ciò che fa”
“Babbo ma non mi hai detto come risolvono il problema... gli uomini della
spazzatura!”
“Ah già... torniamo a noi! Gli idealisti iniziarono a studiare il problema. Poi
informarono tutti gli altri.
Però non fu facile perchè non avevano soldi e non erano visti bene dalle persone
che governavano il paese.”
“Babbo ma cosa sono i soldi?”
“Un tempo, molto molto tempo fa... se avevi bisogno di un quaderno
e non ne possedevi nessuno non lo stampavi con la
bio-printing perchè non esistevano ancora. Eri costretto ad andare in un
posto chiamato “Negozio” e potevi scambiare
dei pezzettini di metallo o della carta speciale
per il quaderno. Questi erano i soldi”
“Aaaaah! Ok! Continua il racconto!!!”
“Questi idealisti iniziarono ad informare fra numerose difficoltà.
Piano piano le loro idee si sparsero.
“E vincono questi idealisti vero? Sennò noi non saremmo qui!!!”
“Si! Vincono ma vuoi sapere perchè?”
“Si!”
“Non comprarono più nulla con i soldi. E' da allora che si sviluppò la nostra società
ecocompatibile e dove regna
la felicità e il volontariato.”
“Babbo, vorrei tanto ringraziare quegli idealisti... come posso fare?”
Il babbo portò Lucia in un posto strano.
“Cos'è questo?”
“Si chiama asfalto. Serivava per far correre delle macchine
su quattro o due ruote”
“Ma vivevano qua dentro? Con queste mura???”
“Sì, vivevano qui. Ogni stanza serviva a qualcosa.
C'erano anche pochi bambini perchè le famiglie stavano male. Non avevano
abbastanza soldi.”
“Usciamo da qua. Vorrei tanto vedere quell'edificio... Cos'era? A cosa serviva?”
“Era un supermercato. Un negozio molto grande.
Vedi qua c'erano delle celle frigorifere. Ci conservavano le cose
da mangiare.
Invece in queste ceste ci mettevano i frutti”
“ e quei banchi lunghi con un nastro nero sopra?”
“Sono casse. Dietro a quelle scrivanie sedevano delle persone che passavano le
cose su un laser che leggeva il costo dell'oggetto”
“Caspita dovevano permettersi tante cose quelli che stavano alla cassa”
“Perchè?”
“Avevano tanti soldi no?”
“In verità no. Gli passavano fra le mani parecchi soldi ma li dovevano dare
al proprietario del negozio che poi
li distribuiva fra tutti e gliene restavano una piccola parte”
“Ma il proprietario teneva per sé una piccola parte vero?”
“Spesso no. Spesso guadagnava tanto senza fare nulla!”
“Guarda guarda!!! Qua c'è dell'erba!!! Non erano così incivili!”
“Quello si chiamava “giardino”. Ogni casa o quasi ne aveva uno e solo
i proprietari della casa potevano andarci”
“Cosa? Ma perchè?”
“Le famiglie possedevano il terreno. Era loro. Non come ora...
Ah! non ti ho detto che non potevano andare in Francia senza documenti.
C'erano delle barriere.”
“Papà, voglio scrivere una lettera a questi idealisti”
Così la scrissero:
“Cari uomini del passato, cari idealisti. Grazie a voi il mio tempo è migliore. Grazie a voi posso vivere in un ambiente sano e sereno.
Grazie a voi i proprietari di negozi non esistono più.
Grazie a voi e al vostro sacrificio siamo diventati diversi e privi di egoismi.
Purtroppo c'è ancora molta criminalità ma voglio combatterla con l'amore.
Grazie ai vostri errori siamo diventati più buoni con le piante e gli animali e gli oceani.
Grazie idealisti perchè avete fatto splendere un mondo altrimenti buio”
“Lucia, guarda là... c'è una statua costruita da poco. Guardiamo?”
“Certo!”
Videro un grande masso con numerose faccie intagliate sopra
ed una scritta grossa al centro
“In questa città vi sono le nostre origini.
In questa città alcuni uomini hanno cambiato il destino di molti.
In questa città si è realizzato un sogno
quello di un mondo migliore”
Lucia prese la sua lettera e la legò con il suo nastro per i capelli
ad un chiodo che sporgeva
poi disse
“Questa storia è molto bella, caro babbo.
Voglio migliorarla ancora di più.
Come devo fare?”
Gli rispose con le lacrime agli occhi
“Credendoci, solo credendoci”